La disassuefazione da fumo
La dipendenza dal tabacco costituisce un problema cruciale della sanità mondiale, dal momento che è uno dei maggiori fattori di rischio per mortalità e morbosità. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, il fumo è la seconda causa di morte e la prima causa di morte evitabile.
Rispetto alla morbosità, il tabagismo è uno dei maggiori responsabili dell’insorgenza di patologie respiratorie (polmoniti, bronchiti croniche, etc..), cardiovascolari (infarto, ictus cerebrale, etc..) e neoplastiche (cancro della bocca, naso, laringe, faringe, stomaco, pancreas, etc..).
Ulteriore elemento di preoccupazione è l’incremento dell’abitudine di fumare tra i giovani: una buona parte di questi (il 33,5%) è di sesso maschile e di età compresa tra i 25 e i 34 anni.
Perché smettere di fumare è cosi difficile?
Spesso si è soliti chiedersi come mai molti fumatori, nonostante siano consapevoli dei rischi e dei danni, fatichino a smettere di fumare.
La risposta è che solitamente si è soliti credere che la “forza di volontà” sia l’ingrediente essenziale per dire addio alla sigaretta. Tale esempio di risposta, tuttavia, risulta pressoché fuorviante poiché quando si parla di tabagismo, ci si riferisce ad una forma di dipendenza vera e propria che coinvolge un insieme di aspetti: fisici, psicologici, comportamentali e sociali.
Da un punto di vista fisico, infatti, la nicotina, legandosi ai recettori nicotinici del cervello, contribuisce a creare sensazioni di piacere, rilassamento e appagamento. Si tratta, tuttavia, di un effetto temporaneo (della durata media di un’ora) che spinge il fumatore a richiedere e ad aumentare sempre di più la dose per ottenere il medesimo effetto.
Trattandosi di una dipendenza, inoltre, è comune riscontrare la presenza di alcuni comportamenti derivanti dalla mancata assunzione di nicotina quali irritabilità, irrequietezza, impulso irrefrenabile di fumare, insonnia, aumento dell’appetito e difficoltà di concentrazione. Questa moltitudine di “sintomi” rimanda ad un aspetto legato alla dipendenza: la sindrome di astinenza.
Come anticipato, a favorire la dipendenza da tabacco, oltre agli aspetti fisici, sono implicati anche alcuni elementi cognitivi e comportamentali che contribuiscono a rendere la sigaretta parte integrante della propria quotidianità. Tra questi: la gestualità (l’associazione tra il portare la sigaretta alla bocca e il senso di benessere), l’associazione caffè-sigaretta e il ricorso alla sigaretta in determinate occasioni (ad esempio durante le uscite con gli amici o quando ci sentiamo stressati).
Come smettere di fumare?
Come abbiamo visto esiste una doppia dipendenza che riguarda sia aspetti neurochimici che psicologici. Per tale ragione, le modalità di intervento più efficaci sono quelle che conciliano il trattamento farmacologico (ad esempio con i sostitutivi della Nicotina, il Bupropione, la Vareniclina) che permette di diminuire i sintomi di astinenza, al supporto psicologico-motivazionale. Quest’ultimo è appositamente costruito “su misura” sulla base delle caratteristiche e bisogni del paziente e permette di agire sugli aspetti prettamente psicologici e comportamentali.
Attraverso un adeguato sostegno psicologico (individuale o di gruppo) diviene possibile:
- Diventare consapevoli sul funzionamento della dipendenza, accettando come tale percorso sia lento, graduale e caratterizzato da possibili ostacoli e difficoltà legate ai sintomi di astinenza
- Accrescere la motivazione: in gioco non c’è la forza di volontà, ma il grado di motivazione. Durante i colloqui, infatti, quest’ultima viene esplorata ed eventualmente alimentata per poter attuare un processo di cambiamento
- Identificare e agire sulle cause che incrementano il desiderio di fumare e/o la difficoltà a smettere
- Apprendere strategie per far fronte e gestire i sintomi dell’astinenza
- Consolidare nuove abitudini che gradualmente allentino il ricorso automatico alla sigaretta
Indicazioni pratiche
- Ogni volta che avverti il desiderio di fumare ricordati che dura solo pochi minuti. Cerca, dunque, di distrarti, occupando questo breve tempo facendo qualcosa per tenere le mani impegnate (es. scrivere un messaggio al telefono, fare dei cruciverba, colorare, disegnare, etc..)
- Mettici il pensiero: ricorda che in tale dipendenza l’automatismo tra desiderio di sigaretta e conseguente accensione, è molto forte. Appena ti viene l’impulso di accendere la sigaretta, prova a chiederti: cosa sto per fare? cosa posso fare diversamente?
- Sgranocchia frutta e verdura: ti permettono di mantenere mani e bocca impegnate, mangiando allo stesso tempo qualcosa di salutare. Se ti piacciono i bastoncini di liquirizia e se non soffri di ipertensione, potrebbero essere una valida alternativa
- Bevi tisane e tanta acqua
- Pratica dell’attività fisica: non è necessario iscriversi in palestra o stravolgere completamente la propria routine. Anche delle semplici camminate quotidiane ti aiuteranno a prevenire il possibile lieve aumento di peso
- Rilassati: concediti qualche momento al giorno per fare degli esercizi di respirazione e rilassamento. Questi ti permetteranno di gestire emozioni e vissuti negativi
- Evita di metterti alla prova pensando che si tratti in fondo di una semplice sigaretta: anche una sola sigaretta, potrebbe scatenare nuovamente la dipendenza
Come affrontare le situazioni più a rischio
- Risveglio: l’associazione più frequente è caffè-sigaretta. Prova, quindi, a sostituire soprattutto nelle prime settimane il caffè alla spremuta o al tè
- Dopo pasto: anche in tal caso vale il binomio caffè-sigaretta. Se riesci, prova a evitare il caffè o al massimo dopo averlo bevuto, lavati i denti e fai sciacqui con il collutorio
- Telefono: a numerosi fumatori capita di fumare quando sono al telefono. Prova dunque a tenerlo con la mano con la quale solitamente tieni la sigaretta e nel frattempo, tieni impegnata l’altra mano con oggetti quali matite, chiavi, etc..
- Macchina: molti fumatori ricorrono alla sigaretta mentre sono nel bel mezzo del traffico o in attesa del semaforo verde. Non sfidare te stesso tenendo il pacchetto in macchina, ma sostituiscilo con confezioni di cicche o di caramelle
Ricordati che esistono numerosi centri Antifumo e iniziative che forniscono un valido sostegno per i fumatori che desiderano smettere di fumare. Grazie all’aiuto di specialisti, smettere di fumare diviene possibile!
Se hai bisogno di supporto, non esitare a contattarci!
Dott.sse Eleonora Mandia e Maria Costanza Melloni
Link utili:
http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=53&area=Vivi_sano
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