Quarantena: come gestire la fame nervosa
Molte volte utilizziamo il cibo, non solo come mezzo per soddisfare delle esigenze fisiologiche quali la fame, ma come strumento per veicolare pensieri ed emozioni che, per qualche ragione, non ci autorizziamo ad esprimere a parole.
Ecco così che ci ritroviamo ad aprire la dispensa o il frigorifero non appena ci annoiamo o in un momento di tristezza o subito dopo avere litigato con il vicino di casa.
Questi esempi di comportamenti rientrano all’interno di una modalità poco funzionale di rapportarsi al cibo, denominata comunemente fame nervosa.
Soprattutto in questo periodo in cui siamo costretti a rimanere a casa, trovandoci talvolta a convivere con persone con le quali non sempre andiamo d’accordo e continuamente bombardati da notizie tragiche, la probabilità di accedere e di rifugiarci nel cibo risulta essere più elevata.
Che cos’è la fame nervosa?
La fame nervosa consiste nella tendenza ad utilizzare il cibo, in risposta all’insorgere di vissuti emotivi quali ansia, rabbia, tristezza, noia, ecc…
E’ un fenomeno che accomuna molte persone, non solo chi è in una condizione di obesità o di sovrappeso.
Se pensiamo a degli episodi della nostra vita, infatti, sicuramente ci verranno in mente una svariata quantità di momenti in cui ci siamo rifugiati nel cibo prima di un esame, a seguito di un litigio, durante momenti di noia e così via.
Un singolo episodio di fame nervosa che ci porta a mangiare anche al di fuori dei pasti, senza sentirci effettivamente sazi, non è di per sé patologico.
Tuttavia, qualora nel lungo termine, l’uso del cibo come unica modalità per far fronte all’insorgenza di bisogni ed emozioni dovesse strutturarsi in una vera e propria abitudine, potrebbe rappresentare un problema.
7 Suggerimenti utili
Per prevenire e gestire gli episodi di fame nervosa, ecco alcuni suggerimenti:
1– Imposta un’alimentazione regolare: tre pasti al giorno intervallati da spuntini sani
2– Non appena percepisci l’improvviso desiderio di spizzicare, fermati e ascolta i segnali del tuo corpo, chiedendoti se sia davvero fame
3– Se ti viene l’impulso di smangiucchiare, nonostante sia passato poco tempo dal pasto principale, prova a domandarti se sia successo qualcosa che possa averti sollecitato dei vissuti emotivi (ansia, rabbia, tristezza, ecc..)
4– Cerca di trovare un compromesso, cucinando pietanze che soddisfino sia il tuo corpo che la tua mente
5– Mangia lentamente per poter fare arrivare più facilmente al cervello, il senso di sazietà
6– Mangia seduto a tavola, cercando di eliminare eventuali distrazioni (telefono, tv, pc, ecc..) e assapora l’aroma e il gusto del cibo
7– Se avverti il bisogno di spiluccare, prova a fermarti e a dedicarti ad attività piacevoli per te (attività fisica, lettura, scrittura, lavoretti manuali, videochiamate con amici e parenti, ecc..)
Tuttavia, se gli episodi di fame nervosa sono frequenti, difficili da gestire e fonte di disagio per te, chiedi aiuto a professionisti psicologi.
Dott.sse Maria Costanza Melloni e Eleonora Mandia
Link utili:
https://www.istitutobeck.com/mindfulness/mindful-eating